Credito d’imposta
Le imprese hanno diritto a un credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo sostenute dal 2015 al 2020 in eccedenza alla media 2012-2014. L’incentivo è cumulabile con finanziamenti europei diretti e indiretti. Qualora la consulenza risultasse come attività di ricerca, l’azienda sarà beneficiaria di un credito del 50%. Fenice ha anche rapporti con revisori abilitati per la certificazione dell’attività e che tale attività è rimborsata al 100% fino a 5000 euro.
Si tratta di uno degli incentivi finora più utilizzati e apprezzati dalle imprese che investono in innovazione, perché ha carattere automatico e si applica senza distinzione a tutti i settori.
Credito d’Imposta del 25% dei costi di ricerca per le voci relative a:
- quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di beni materiali, diversi dai terreni e dai fabbricati, non necessariamente tipici di laboratorio, ma che sono solitamente utilizzati dall’impresa per svolgere le attività di ricerca;
- competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne
- voci di spesa relative ai materiali e alle forniture impiegati anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota
Credito d’Imposta 50% le voci relative a:
- i contratti di ricerca con le università, le startup e Pmi innovative
- le spese del personale interno compresi gli amministratori
L’importo massimo dell’agevolazione scenderà inoltre a 10 milioni di euro.