Guida semplificata al Piano Transizione 5.0
Se stai cercando una guida semplificata al Piano Transizione 5.0 sei nel posto giusto. Questo articolo risponde a tutte le tue domande.
Contenuti dell’articolo:
- Il Piano Transizione 5.0: un’opportunità unica per accelerare la transizione digitale ed ecologica delle aziende italiane
- Piano Transizione 5.0: l’erede del Piano Industria 4.0
- 6,3 miliardi di euro per le imprese che investono in progetti d’innovazione e green
- Massimizza il tuo ritorno: credito d’imposta con aliquote dal 5% al 45%
- Requisiti e procedure d’accesso al credito d’imposta 5.0
- I vantaggi nell’investire in tecnologie 5.0 e green
- Corso: il Piano “Transizione 5.0” di Fenice Academy
- FAQ
Il Piano Transizione 5.0: un’opportunità unica per accelerare la transizione digitale ed ecologica delle aziende italiane
Il Piano Transizione 5.0 è formalmente in vigore dal 2 marzo scorso, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge n. 19/2024, il cui articolo 38 delinea la nuova struttura delle agevolazioni per le imprese italiane. Questo piano ambizioso rappresenta una svolta epocale per le imprese italiane desiderose di innovare e prosperare in un mercato sempre più orientato all’innovazione green e tecnologica.
Con l’avvento del Piano Transizione 5.0, siamo testimoni di una vera e propria quinta rivoluzione industriale, nella quale la tecnologia e i sistemi di automazione utilizzati finora incontrano e si mescolano con le competenze umane e creative. Tale piano intende incentivare, tramite lo sviluppo delle tecnologie digitali, la revisione dei processi produttivi in chiave sostenibile, rappresentando in questo modo un baluardo di fiducia e progresso per il tessuto imprenditoriale del nostro paese.
L’obiettivo del Piano Transizione 5.0 è dunque quello di indirizzare le imprese italiane verso una crescita innovativa e sostenibile, basata sui principi dell’economia circolare. Questi principi includono l’uso di risorse sostenibili, il prodotto come servizio, la condivisione dei beni, l’estensione della vita utile dei prodotti e il recupero e riciclo dei materiali.
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Piano Transizione 5.0: l’erede del Piano Industria 4.0
Il Piano Transizione 5.0 raccoglie l’eredità del Piano Industria 4.0, introdotto nel settembre 2016, il quale rimarrà in vigore per il periodo 2024-2025 con aliquote già stabilite. A differenza del suo predecessore, la Transizione 5.0 supera il modello di sviluppo lineare basato sui combustibili fossili, adottando invece un modello circolare che privilegia le energie rinnovabili.
Un’altra novità importante riguarda l’accesso ai benefici: se con il Piano Industria 4.0 l’accesso era automatico, con il Piano Transizione 5.0 è necessario utilizzare un modello telematico standardizzato fornito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il Piano Transizione 5.0 non è cumulabile con il Piano Transizione 4.0 né con il credito d’imposta per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) unica, ma è possibile cumularlo con altre agevolazioni finanziate con fondi europei.
Se hai ulteriori domande a riguardo, le chiariremo insieme durante il – Corso: il Piano “Transizione 5.0”. Per visualizzare il programma completo del corso e richiedere ulteriori informazioni, clicca qui: https://bit.ly/3xkjAke
6,3 miliardi di euro per le imprese che investono in progetti d’innovazione e green
Il nuovo Piano Transizione 5.0 destina 6,3 miliardi di euro per sostenere la transizione digitale ed energetica delle imprese italiane. L’obiettivo è facilitare gli investimenti nelle strutture produttive situate in Italia per gli anni 2024-2025, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici. I progetti devono difatti prevedere una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% o pari al 5% se calcolata a livello di processo produttivo interessato dall’investimento.
Le spese ammissibili comprendono l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali tecnologicamente avanzati con requisiti industria 4.0, estendendosi anche ai software per il monitoraggio dei consumi energetici e ai gestionali. I finanziamenti vengono concessi anche a tutte quelle imprese che decidono di investire in beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili. Il piano include inoltre una serie di agevolazioni per le spese di formazione del personale, finalizzate ad acquisire o consolidare competenze nell’uso delle nuove tecnologie, al fine di favorire ulteriormente la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi aziendali.
Con il Piano Transizione 5.0, le aziende vengono incentivate quindi a investire in sostenibilità, innovazione e formazione per favorire una trasformazione dell’intero comparto. Secondo il più recente Osservatorio di MECSPE, infatti, un terzo degli imprenditori è già pronto a richiedere gli incentivi, a testimonianza della volontà del comparto di intraprendere un percorso sempre più green. In pratica, oltre 3 imprenditori su 10 prevedono di richiedere gli incentivi 5.0, memori degli importanti vantaggi già ottenuti grazie agli incentivi 4.0, che hanno permesso a quasi il 40% degli imprenditori di realizzare progetti altrimenti irrealizzabili (Fonte: Osservatorio MECSPE sull’industria relativo al III quadrimestre 2023 con previsioni sul 2024).
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Massimizza il tuo ritorno: credito d’imposta con aliquote dal 5% al 45%
Gli incentivi sono concessi sotto forma di credito d’imposta con aliquote variabili in base all’importo dell’investimento e alla quota di risparmio energetico conseguito.
- per investimenti fino a 2,5 milioni dal 20% al 45%,
- per investimenti tra 2,5 e 10 milioni dal 10% al 25%,
- per investimenti tra 10 e 50 milioni dal 5% al 15%.
Questo sistema di incentivi, strutturato come credito d’imposta, si propone dunque di offrire aliquote competitive che vanno a premiare gli sforzi delle imprese italiane nel perseguire obiettivi di sostenibilità ed innovazione.
Requisiti e procedure d’accesso al credito d’imposta 5.0
Per poter accedere al credito d’imposta previsto dal Piano Transizione 5.0, le aziende dovranno presentare la richiesta telematica utilizzando un modello standardizzato messo a disposizione dal Gestore dei servizi energetici (GSE), accompagnata dalla documentazione prescritta dall’articolo 38 del decreto legge 19/2024 (Decreto transizione 5.0), congiuntamente a una comunicazione riguardante la descrizione e il costo del progetto di investimento.
L’assegnazione del contributo è condizionata alla presentazione di certificazioni specifiche, rilasciate prima e dopo l’intervento da un valutatore indipendente, che attestino la riduzione del consumo energetico. Tali certificazioni possono essere rese da EGE (Esperti in gestione dell’energia) certificati UNI CEI 11339 e società ESCo (Energy Service Company) certificate UNI CEI 11352.
Se hai ulteriori domande a riguardo, le chiariremo insieme durante il – Corso: il Piano “Transizione 5.0”. Per visualizzare il programma completo del corso e richiedere ulteriori informazioni, clicca qui: https://bit.ly/3xkjAke
I vantaggi nell’investire in tecnologie 5.0 e green
Investire in ecosostenibilità e indipendenza energetica rappresenta una scelta aziendale strategica e lungimirante, che supera le tendenze del momento.
Questa decisione offre numerosi vantaggi a breve, medio e lungo termine per le aziende:
- riduzione dei costi energetici: miglioramento della competitività aziendale sul mercato;
- maggiore indipendenza energetica: riduzione della vulnerabilità alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia nel lungo termine;
- monitoraggio costante dei consumi energetici: individuazione e riduzione degli sprechi;
- ottimizzazione dei processi produttivi: riduzione degli sprechi e miglioramento della qualità dei prodotti grazie a tecnologie innovative.
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Corso: il Piano “Transizione 5.0” offerto da Fenice Academy
Le aziende che intendono beneficiare del credito d’imposta offerto dal Piano Transizione 5.0 necessitano di organizzare, con precisione, le loro attività per massimizzare i vantaggi e rispettare le scadenze imposte, sia in termini di vincoli temporali, sia di risorse disponibili.
Le aziende, in particolare, sono tenute a definire chiaramente i progetti di innovazione che intendono implementare, definendo il perimetro di interesse (struttura produttiva o processo interessato) e misurando accuratamente i consumi energetici sia ex-ante che ex-post.
Fenice Academy ha strutturato il – Corso: Il Piano “Transizione 5.0” – per preparare professionisti e aziende a navigare queste sfide, consentendo loro di cogliere gli incentivi del piano e massimizzare i benefici correlati.
Obiettivi del corso
Gli obiettivi del corso proposto da Fenice Academy in materia di “Transizione 5.0” sono:
- inquadrare le potenzialità del Piano Transizione 5.0;
- comprendere le misure del piano;
- inquadrare i requisiti tecnici;
- monitoraggio dei consumi;
- comprensione degli aspetti fiscali.
Un percorso formativo completo
Il – Corso: Il Piano “Transizione 5.0” – si articola in tre giornate ed è tenuto interamente in modalità online.
- La prima giornata offre un’introduzione generale al piano, con particolare attenzione alla Missione 7 – REPowerEU, e include un’approfondita disamina sui concetti fondamentali del piano e sulle relative misure previste.
- La seconda giornata approfondisce gli aspetti tecnici della transizione, trattando il passaggio dall’Industria 4.0 alla 5.0, con analisi sui risparmi energetici, sugli investimenti per l’autoproduzione di energia rinnovabile e sul ruolo di EGE ed ESCO.
- La terza giornata tratta gli aspetti fiscali del Piano Transizione 5.0 e il ruolo dei sistemi di monitoraggio.
La prima sessione del corso avrà luogo lunedì 8 luglio. Al termine del corso, verrà rilasciato un attestato di partecipazione e i Crediti Formativi Professionali (CFP) per l’Ordine degli Ingegneri.
Per visualizzare il programma completo e richiedere ulteriori informazioni, clicca qui: https://bit.ly/3xkjAke
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un passo fondamentale per l’economia italiana nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità e innovazione, conformemente alle direttive della Commissione Europea. La partecipazione al corso di Fenice Academy non solo prepara le aziende a gestire efficacemente questo contesto complesso, ma le colloca anche all’avanguardia di un’economia digitale e sostenibile, garantendo loro un ruolo di leadership nel panorama economico internazionale.
Di seguito, proponiamo una raccolta delle domande più frequenti a conclusione di questa guida semplificata al Piano Transizione 5.0.
FAQ
Quali sono le aziende che non possono beneficiare degli incentivi del Piano Transizione 5.0?
Non possono beneficiare degli incentivi del Piano Transizione 5.0 le aziende in stato di liquidazione o difficoltà finanziaria, né quelle che investono in progetti legati a:
- combustibili fossili;
- lo scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra oltre i limiti di riferimento;
- processi di raccolta e smaltimento di rifiuti;
- processi generanti scorie classificate come rifiuti speciali pericolosi;
- beni gratuitamente devolvibili.
Come viene calcolato il risparmio energetico?
Il risparmio energetico viene determinato confrontando i consumi energetici successivi all’implementazione del bene strumentale 4.0 con quelli dell’anno precedente all’investimento. In particolare:
- per linee e impianti simili a quelli esistenti in azienda, la comparazione avviene rispetto a questi ultimi;
- se non c’è alcun bene da paragonare internamente all’impresa o se l’azienda è di nuova costituzione, il confronto sarà fatto rispetto ad uno “scenario controfattuale”.
Cosa succede se l’azienda non raggiunge i requisiti minimi di risparmio energetico?
Nel caso in cui l’azienda non soddisfi i requisiti minimi di risparmio energetico, potrebbe risultare non idonea all’accesso ai finanziamenti previsti dal nuovo Piano Transizione 5.0. A tal proposito, il Piano Transizione 4.0 mette a disposizione altri 6,4 miliardi di euro sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di beni 4.0 nel biennio 2024-2025.
Quanto dura il periodo di osservazione?
Secondo il Piano Transizione 5.0, le imprese hanno il divieto di alienazione dei beni agevolati per i successivi 5 anni dall’anno dell’investimento. Durante questo periodo, non è permesso vendere tali beni, ma è possibile sostituirli con altri beni che presentino prestazioni energetiche uguali o migliori. Se il bene 4.0 è in leasing, dovrà essere riscattato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo all’investimento.
Se hai ulteriori domande a riguardo, le chiariremo insieme durante il – Corso: il Piano “Transizione 5.0”. Per visualizzare il programma completo del corso e richiedere ulteriori informazioni, clicca qui: https://bit.ly/3xkjAke
Sono un ingegnere, se partecipo al – Corso: il Piano “Transizione 5.0” – posso avere Crediti Formativi Professionali?
Sì, al termine del corso, verrà rilasciato un attestato di partecipazione e 8 Crediti Formativi Professionali (CFP) per l’Ordine degli Ingegneri.
A chi è rivolto il – Corso: il Piano “Transizione 5.0” – di Fenice Academy?
Il corso è destinato a professionisti e aziende interessati ad investimenti nell’ambito della transizione energetica.
In che periodo e con quale modalità si svolgerà il – Corso: il Piano “Transizione 5.0” – di Fenice Academy?
Il corso si svolgerà nelle seguenti date con le relative modalità:
- 08/07/2024 In Streaming 14:00 – 16:00
- 10/07/2024 In Streaming 15:00 – 18:00
- 15/07/2024 In Streaming 09:00 – 12:00
Per visualizzare il programma completo del corso e richiedere ulteriori informazioni, clicca qui: https://bit.ly/3xkjAke
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